Un incantevole edificio del 1500, una magica Villa Veneta che sorge a Mira, lungo la Riviera del Brenta dove gli interventi di restauro degli ultimi anni hanno svelato tesoretti architettonici ed artistici occultati dal tempo e da numerose e dequalificanti manomissioni. Sui quali le supposizioni superano le certezze e le ricerche non potranno aver termine.
In questa residenza storica, dove vissero due Dogi della Serenissima e l’ultima Dogaressa di Venezia, si può ammirare la scala Elicoidale che porta alle sale affrescate del piano nobile dove un tempo il Doge Silvestro Valier era solito organizzare sontuosi ricevimenti che la storia della Repubblica ancora ricorda. La Villa è immersa in un lussureggiante giardino tra gli alberi secolari.
Nelle Sale del Piano Terra con i tipici pavimenti con Terrazzo alla veneziana, i soffitti decorati con travi in Sansovino e i preziosi mobili d’epoca danno l’impressione all’ospite di essere stati catapultati in un’epoca, dove l’eleganza dei dettagli e l’arte del saper ben vivere erano doti imprescindibili. La sala con scavo archeologico sotto il pavimento in vetro, il caminetto con maioliche olandesi, l’antico pianoforte viennese e l’elegantissima lampada in stile Liberty, raccontano epoche diverse, inanellate tra loro in un’unica ed originale struttura che è Villa Valier.
Infine nell’Oratorio si può ammirare uno splendido altare in marmo con una pala attribuita al Maganza. L’importanza del luogo si percepisce subito osservando quel Gesù bambino che stringe in mano un corno da Doge, a simboleggiare l’appartenenza alla famiglia regnante; e quel testamento inciso nel marmo nero, voluto dalla Dogaressa Elisabetta Querini nell’anno della morte del marito, ci parla di fede ma anche di potere ed infine d’amore.
